lunedì 30 dicembre 2013

Le favole senza tempo e fuori luogo di Nonna Assunta Todorov Brontolon

(Illustrazione di Stefano Baratti)
Nonna Assunta Todorov Brontolon, classe 1964, nonna precoce (ma in attesa di nipotini pur non avendo figli) e precaria ante litteram, è lo pseudonimo di Assunta P.G.R. che, a sua volta, è lo pseudonimo di un anonimo autore o autrice di favole, fiabe, racconti fantastici, surreali e irreali — nonché fuori dal tempo e dal luogo — per bambini cresciuti e/o per adulti rimasti sufficientemente bambini.
 

Priva di un degno impiego sin dal 1984, ella trascorre gran parte del suo tempo a discorrere con gli uccellini, che nutre quotidianamente e dai quali si dice ispirata.
 

Virtualmente ferma nei — è proprio il caso di dirlo — favolosi nonché fantastici anni '80 / '90 del secolo breve, ella sostiene di scrivere a matita le sue storie meta-rodariane; ma in realtà usa un computer trasparente e sospeso a mezz'aria (marca YL-kakemono — si può dire, tanto non è pubblicità: lo possiamo vedere qui ►).
 

Non è affatto una brontolona, giacché parla molto di rado; ma con lo pseudo-cognome che si ritrova, ha ritenuto spiritoso crearsi un nom de plume che richiama un'opera del celebre commediografo veneziano di cui— dato il contesto delicato ci pude fare il cognome (ma il nome è fattibile: Carlo).
 

Circa la sua situazione esistenziale, ha recentemente dichiarato: "Se le cose continuano così, dovrò accettare le insistenti proposte matrimoniali di Karl". (Karl Senter [pron. "Call Center"], un vegliardo britannico incontrato a Venezia, durante una missione umanitaria a favore dei piccioni, presso la statua del suo idolo drammaturgo: "Karl me lo ricordava", dice Nonna Assunta", "ma non certo per il cognome". Ndr).

Dice (secondo i canoni di ghiugl intelligence): "Dove posso trovare un saggio della scrittura di Nonna Assunta"?

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